“L’Ugl ribadisce il proprio ‘no’ alle trivellazioni e sostiene la proposta di accorpare la data del referendum sulle trivelle in mare con il primo turno delle amministrative”.
Queste le parole di Piero Peretti, segretario confederale dell’Ugl con delega alle Regioni ed Autonomie Locali, in merito alla sempre più spinosa quanto delicata questione delle trivelle che negli ultimi mesi ha alimentato scontri e confronti sopratutto sulla possibilità di un referendum (https://www.lametasociale.it/?p=2166).
Per l’Ugl  “le trivellazioni rappresentano un pericolo per un Paese ad alto rischio sismico come il nostro e sono causa di danni ambientali e paesaggistici: è quantomeno necessario che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di esprimere il proprio parere in merito”.
In questo senso, “un ‘election day’ – prosegue Peretti –  sarebbe utile perché alimenterebbe l’affluenza e la partecipazione democratica; inoltre consentirebbe un notevole risparmio per lo Stato, questione rilevante in tempi di crisi”.
“Nel corso del ciclo di convegni Sudact – ha precisato attraverso una nota il sindacalista – l’Ugl ha discusso del tema dell’energia, della Green economy e delle trivellazioni”.
Un confronto proficuo, che ha permesso di aprire un serio e concreto dibattito su una questione assai delicata (https://www.lametasociale.it/?p=1405). Argomento ripreso ed approfondito durante un nuovo incontro ad Avellino (https://www.lametasociale.it/?p=1599) e dal titolo “L’utilizzo del territorio tra trivellazioni petrolifere e produzioni di qualità”.
Per il sindacalista “vanno messe in campo politiche mirate per un futuro sostenibile e a basso impatto ambientale che al tempo stesso tutelino e rilancino i livelli occupazionali del settore. Ciò che serve al nostro Paese sono, quindi, interventi certi e soprattutto diversi da quelli che il Governo ha messo in atto fino ad ora”.