Lavoro insicuro: riflessi negli sguardi delle donne” è il titolo del concorso nazionale di poesia organizzato dal Gruppo Donne Anmil per le Politiche Femminili  in occasione dell’8 marzo.

Attraverso questo concorso l’Anmil invita a produrre elaborati che raccontino storie di infortuni al femminile, di madri, di mogli o di congiunti, che evidenzino le pesanti implicazioni che un infortunio o una malattia professionale possono comportare nella vita quotidiana, familiare, sociale e lavorativa di una donna e dei suoi familiari.
Il concorso, patrocinato dal ministero del lavoro prevede i seguenti premi: il 1° di € 1.500; il 2° di € 1.000 e il 3° di € 500.

Inoltre per dare più visibilità all’iniziativa, ci sarà un “premio Web” di € 300 per la poesia più votata dagli utenti che visiteranno la sezione appositamente dedicata sul sito con tutte le poesie ammesse al Concorso, oltre ad un riconoscimento speciale della commissione giudicatrice che consisterà in una targa.

E’ da oltre un decennio che l’Anmil, in occasione della Festa della Donna, promuove iniziative volte a richiamare l’attenzione sulle donne che sono sempre più protagoniste del mondo del lavoro e purtroppo, sempre più spesso, anche vittime di incidenti.  Un vero e proprio faro dell’Associazione per richiamare l’attenzione sul mondo delle donne lavoratrici e ‘manager’ dell’impresa-famiglia, nonché sul fenomeno degli infortuni sul lavoro al femminile”.

L’iniziativa sarà presentata a Roma, venerdì 3 marzo, alle ore 10.30, nella Sala Mostre e Convegni della Casa editrice. La conferenza stampa sarà “l’occasione per rafforzare il messaggio di questa iniziativa attraverso la presentazione di un focus giuridico-statistico su uno spaccato del mondo del lavoro femminile tra i più rischiosi per infortuni e, allo stesso tempo più sottovalutati in tal senso, quale è quello di colf e badanti, sia a livello nazionale che a livello locale – sottolinea Anmil – Dopo aver realizzato ricerche, giornate di studio, concorsi musicali, teatrali, di arti visive e fotografici, la voglia di stimolare a raccontare in versi, emozionando, storie di donne-lavoratrici-madri-vedove-figlie-mogli, di tutele del lavoro femminile e di disabilità, forse è il modo migliore per diffondere questa particolare campagna di sensibilizzazione”.