I lavoratori metalmeccanici con alta professionalità quali i Quadri ed i 7° livelli hanno da sempre costituito per le loro competenze un elemento cardine nella conduzione e nello sviluppo delle aziende, negli anni della crisi tuttavia queste preziose risorse, indispensabili per il funzionamento delle aziende sono state sottoposte a schiacciamenti e dequalificazioni che stanno mortificando le loro peculiarità e soprattutto stanno impedendo di dispiegare a pieno le loro energie per contribuire al necessario rilancio delle aziende.

In particolare ciò è avvenuto con l’ultimo contratto metalmeccanico siglato, quello del gruppo Leonardo, nella discussione del quale UGLM, sin da subito, ha rilevato e fatto presente che con il nuovo sistema proposto le alte professionalità costituite dai 7° livelli e dagli 8° livelli Quadri pur essendo un numero minoritario rispetto al complesso degli addetti, sono state suddivise in 5 livelli complessivi, normati per la maggior parte così da annullare le loro funzioni direttive, creando disparità e soprattutto disfunzionalità che non giovano a questi professionisti e soprattutto non hanno alcuna reale utilità per le aziende. Al fine, quindi, di monitorare questo fenomeno e contribuire a ristabilire virtuosi equilibri UGL Metalmeccanici ha costituito la Commissione Alte Professionalità.

Lo scopo è quello di fare una verifica dello stato dell’arte a valle dell’esordio delle nuove categorie create dai contratti e di raccogliere a fattor comune le esigenze di questa parte di lavoratori per poterle porgere alle aziende metalmeccaniche a cominciare dai Tavoli che Leonardo stessa ha istituito a tale scopo. La commissione sarà presente quindi su tutte le problematiche specifiche trattate ai tavoli di verifica e discussione riguardanti: il Sistema di Welfare, le Alte Professionalità ed i Sistemi di valutazione che dovranno, in una logica sana e costruttiva, mirare sempre di più ad una effettiva meritocrazia, unico approccio in grado di permettere alle aziende di crescere in questa congiuntura economica, perché sono gli uomini e le donne che lavorano che con la loro competenza ed impegno possono far la differenza e mantenere competitivo il nostro sistema industriale.