Luigi Ulgiati, segretario nazionale dell'Ugl Chimici, insieme ad Eliseo Fiorin, segretario nazionale Ugl Tessile nel momento della sottoscrizione dell'accordo per il rinnovo del Ccnl Ceramica

Luigi Ulgiati, segretario nazionale dell’Ugl Chimici, insieme ad Eliseo Fiorin, segretario nazionale Ugl Tessile nel momento della sottoscrizione dell’accordo per il rinnovo del Ccnl Ceramica

 

Accordo raggiunto tra Confindustria e sindacati per il rinnovo del contratto dei settori ceramica, piastrelle e materiali refrattari che prevede un aumento complessivo del salario di 81 euro nel triennio, di cui 76 euro sui minimi e 5 sulla previdenza complementare. Per l’Ugl Chimici, rappresentata da Luigi Ulgiati, segretario nazionale del comparto “l’intesa – sottoscritta nella tarda serata di ieri –   rappresenta una concreta risposta in difesa del potere di acquisto del salario dei lavoratori, del welfare contrattuale e della prestazione lavorativa. Ci auguriamo – precisa il sindacalista – che questo accordo possa fare da ‘apripista’ consentendo di superare lo stallo sul rinnovo contrattuale nel settore Tessile così come sui rinnovi ancora pendenti nell’area del comparto Energia, che ci hanno costretto ad aprire una fase di proteste attraverso scioperi che, ormai, non erano più consuetudine in questi settori”.

Cosa prevede in sintesi l’ipotesi d’accordo

Nel campo delle normative l’ipotesi di accordo prevede il miglioramento del capitolo relazioni industriali con l’obbligo di informazione e consultazione per i gruppi industriali e le imprese sopra i cento dipendenti. Sul fronte dei diritti individuali, non saranno tenuti in considerazione in caso di patologie oncologiche i giorni di assenza anche non continuativi per terapie salvavita fino al 100 per cento del periodo di comporto spettante.

Sul fronte del welfare contrattuale, previsto un incremento dell’aliquota contributiva al fondo di previdenza complementare, Foncer,  a carico dell’impresa: dello 0,2 per cento (dal 1 luglio 2018) per gli addetti delle piastrelle e dei refrattari; dello 0,1 per cento (dal 1 luglio 2019) per quelli della ceramica sanitaria. Prevista inoltre una Commissione che riveda le prestazioni sanitarie integrative con Fasie, il fondo integrativo sanitario del settore. Ma la soddisfazione più grande per i sindacati è che il recupero dell’inflazione sui salari avverrà ex-ante e non a posteriori come inizialmente sul tavolo della trattativa. “L’incremento sui minimi tabellari sfiora il 4,3 per cento recuperando il potere di acquisto delle retribuzioni per il triennio, ben oltre quanto previsto dall’Istat e dimostriamo ancora una volta che il quadro di relazioni industriali dei chimici è un valore aggiunto per il sistema contrattuale del Paese: gli incrementi infatti saranno erogati senza  previsioni di verifica ed ex-ante.