Giovedì  15 settembre 2016, presso il Salone degli Stemmi della Prefettura di Reggio Calabria, si è svolto un incontro sulla grave vicenda accaduta alla minorenne di Melito Porto Salvo. Sono stati i promotori dell’incontro il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento e con delega alle Pari Opportunità on. Maria Elena Boschi, il sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Turismo, on. Dorina Bianchi, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

Sono intervenuti, in qualità di parti audite, il presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, il sindaco della città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Melito Porto Salvo, i consiglieri regionali e provinciali per le Pari Opportunità, l’Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria e Bova Mons. Fiorini Morosini, i Referenti delle associazioni antiviolenza operanti sul territorio, il Referente di “Libera Associazioni Nomi e Numeri contro la mafia”, l’assessore alla scuola e Pari Opportunità del Comune di Cosenza, Matilde Spadafora Lanzino, madre di una vittima del femminicidio, i Segretari Generali delle Organizzazioni sindacali UGL, CGIL, CISL, UIL.

Per le O.O. S. ha concluso gli interventi il Segretario Generale UGL Calabria, Ornella Cuzzupi, che ha chiesto al Prefetto, dott. Michele Di Bari, pene dure per coloro che compiono violenze sulle donne, in particolare sulle giovani vittime, minori, come nel caso della tredicenne di Melito.

La segretaria dell’UGL, ha ribadito, rivolgendosi al Ministro Maria Elena Boschi, l’importanza della nascita dell’Osservatorio Regionale contro la violenza, di una maggiore presenza dello Stato nel territorio e di una più forte vicinanza delle istituzioni, affinché queste barbarie non siano più commesse, soprattutto nelle realtà del Sud, dove spesso lo Stato è lontano, e le vittime e le loro famiglie sono lasciate sole.

A volte non si denuncia, come nel caso della famiglia della giovane violentata, per ignoranza o per paura. Paura! Tanta paura! Paura per le ripercussioni violente ed efferate da parte dei criminali che violentano anime e corpo delle donne, paura del pregiudizio, paura dei pettegolezzi, paura di non essere capite e addirittura di essere accusate, a volte si sente dire” è colpa sua, era irrequieta, se l’è cercata”, e si diventa vittima per la seconda volta, vittima di una legge dello Stato lenta e poco attenta alle violenze.

Ornella Cuzzupi, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza della campagna contro il femminicidio promossa a livello Nazionale dal Sindacato UGL e dal suo Patronato ENAS, e portata avanti nelle principali piazze d’Italia e sull’intero territorio nazionale, per sensibilizzare i cittadini su questo importante tema e per sostenere le donne che denunciano, infatti, lo slogan della campagna è stato “Mai più Sola”.

Presso la sede Regionale dell’UGL Calabria è stato Istituito uno sportello per tutti coloro che subiscono violenze, angherie e soprusi, e dove tutti i soggetti in difficoltà sono aiutati e indirizzati nelle azioni da intraprendere a loro tutela.

Il segretario Regionale ha concluso dicendo: “noi tutti dobbiamo essere custodi dei valori civili di una società sana e moralmente integra e ognuno deve fare la propria parte esercitando il proprio ruolo con coscienza e rigore morale, dando risposte ai cittadini e lo Stato, dal suo canto, deve garantire maggiore sostegno a coloro che sono oggetto di violenza, contribuendo ad aiutarli, soprattutto nei territori disagiati e a maggiore densità delinquenziale.

Soltanto così la paura a sporgere denuncia verrà meno e la società civile farà la propria parte accompagnando e proteggendo coloro che si ritrovano in queste tristi vicende, nell’auspicio che sia debellata ogni forma di violenza.

Ornella Cuzzupi

Segretario Regionale UGL