Nei campi 100 mila posti di lavoro. Coldiretti: la ridotta presenza di stranieri ha aumentato quella degli italiani

Forse non è il lavoro dei sogni per tutti, ma «nelle campagne con l’arrivo della primavera c’è posto per almeno 100 mila giovani». La mancanza di manodopera ha colpito le campagne lo scorso anno «con perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali». A dirlo la Coldiretti attraverso l’analisi presentata in occasione dell’iniziativa “Lavoro per i giovani, in agricoltura c’è” con il ministro del Masaf, Francesco Lollobrigida, e quello per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. Non solo lavori umili, «nelle campagne servono figure specializzate come trattoristi, serricoltori, potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici». Così come «raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia». Nuovi sbocchi occupazionali sono offerti dalla multifunzionalità ovvero «dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, dalle attività ricreative all’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili». «È necessario e un piano integrato di formazione che coinvolga le scuole per recuperare le conoscenze antiche e vincere le sfida della rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che hanno raggiunto 1,6 miliardi con la crescita del 1500% nel giro di 5 anni». «Lo scorso anno in agricoltura hanno trovato opportunità di lavoro dipendente oltre 1 milione di persone, di cui quasi uno su tre (32%) ha meno di 35 anni, destinati peraltro ad aumentare con gli investimenti previsti dal Pnrr e dal piano per la sovranità alimentare».

Servono figure specializzate
«Trattoristi, serricoltori, potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia»