Incontro tra il premier Giorgia Meloni e i ministri Salvini, Tajani, Calderoli e Fitto (in video collegamento da Bruxelles). Sui migranti, Piantedosi: «Abbiamo fatto tornare la giusta attenzione sul tema»

L’agenda di governo non prevede esclusivamente la manovra (si veda il Primo piano), attesa lunedì in Consiglio dei ministri. «Bisogna fare presto», ha osservato, del resto, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, solo qualche giorno fa. Diversi sono i dossier aperti, dalla gestione dei flussi migratori, al Ponte sullo Stretto, passando per l’autonomia differenziata, al centro di un incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Montecitorio tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, autore della proposta che ieri è stata presentata ai presidenti delle Regioni, alcuni dei quali hanno sollevato qualche dubbio – piuttosto critici sono apparsi i governatori delle Regioni meridionali – mentre il Partito democratico ha ipotizzato una presunta incostituzionalità. Presenti al vertice negli uffici della Camera anche i due vice presidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il ministro per gli Affari Ue, Raffaele Fitto, in video collegamento da Bruxelles. L’incontro «è andato molto bene», ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, reduce da un incontro mattutino con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per fare il punto sulle infrastrutture in generale e sui cantieri da sbloccare. «È nel programma di governo e intendiamo realizzarla», ha assicurato Calderoli. Sull’Autonomia «ci muoveremo nell’ambito della Costituzione», ha detto invece Fitto, a margine del Consiglio Affari Generali a Bruxelles. «Le polemiche che vengono fatte mi appaiono strumentali», ha aggiunto, ricordando che «gli articoli della Costituzione che regoleranno questo provvedimento sono noti a tutti, mi piace sottolineare il 119 che parla di equilibrio e coesione. È evidente che non ci sarà nessun provvedimento che punta a dividere il Paese, anzi è esattamente il contrario». «L’Italia ha fatto tornare la giusta attenzione degli organismi d’Europa sul tema» dei migranti, ha osservato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, anticipando che «il piano», che sarà presentato il 25 novembre in occasione di un vertice tra i ministri dell’Interno europei, «ruota sulla convinzione che serve ogni azione di fermezza per respingere i traffici illegali nel Mediterraneo». Il titolare del Viminale ha poi aggiunto che ogni «azione di fermezza per respingere traffici illegali, soprattutto nel Mediterraneo, dovrà essere compensata con fenomeni di più lunga durata, strutturali, che prevedono flussi di ingresso legali e corridoi umanitari».