Lo scrive l’agenzia ucraina Unian. Putin firma decreto con misure in risposta a sanzioni

L’esercito russo ha iniziato nelle scorse ore a prendere di nuovo d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. A riferirlo è stata l’agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. «Gli occupanti hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto», ha riferito il giornalista su Telegram, secondo il quale l’informazione è «confermata dal vice comandante del reggimento Azov». Il ministero della Difesa russo, ripreso dall’agenzia Ria Novosti, ha dichiarato a sua volta che l’attacco alle acciaierie è una risposta alla violazione di cessate il fuoco da parte dello stesso battaglione Azov. «Sono usciti dai seminterrati, hanno occupato postazioni d’attacco sul territorio e negli edifici dell’impianto. Ora unità dell’esercito russo e della Dpr, usando artiglieria e aerei, hanno iniziato a distruggere queste postazioni», ha affermato il ministero. Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure in risposta alle sanzioni dei paesi considerati ostili. Nel decreto – informa la Tass – si vieta di effettuare transazioni e adempiere agli obblighi nei confronti di persone fisiche e giuridiche straniere che sono cadute sotto sanzioni di ritorsione russe. Si vieta, poi, l’esportazione di materie prime e prodotti verso le entità sanzionate in Russia. Oggi Putin e il presidente francese Macron hanno avuto un colloquio telefonico durato più di due ore. Messaggio del premier britannico, Boris Johnson, al Parlamento ucraino: «Oggi ho un messaggio per voi: l’Ucraina vincerà e sarà un paese libero. Voi siete i padroni del vostro destino, nessuno può e potrà imporre nulla agli ucraini. Avete sfatato il mito dell’invincibilità di Putin». Johnson ha inoltre annunciato ulteriori 300 milioni di sterline in aiuti militari a favore di Kiev.