Lo ha annunciato a Rtl 102.5, ricordando che «non è un liberi tutti» e che «bisogna continuare ad essere prudenti»

«Le regioni che dovrebbero passare in giallo da lunedì dovrebbero essere più di 11». A riferirlo è la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, intervenendo a Rtl 102.5. Si tratta di un fatto positivo, ovviamente: «Questo ci rallegra, perché vuol dire che c’è una riduzione del numero dei contagi, dell’occupazione dei letti nelle terapie intensive, che l’RT è stabilmente sotto l’1», ha osservato la ministra, avvertendo però che «non è un liberi tutti». Le misure restrittive, che restano in vigore, andranno rispettate rigorosamente, altrimenti potrebbe verificarsi un nuovo aumento dei contagi: «Perché abbiamo già commesso degli errori in passato in buona fede e siamo passati da un’ondata all’altra e questa volta non dobbiamo sbagliare». Secondo Gelmini, «bisogna continuare ad essere prudenti». La ministra ha fatto anche il punto della situazione sulla campagna vaccinale: «Il governo ha portato le vaccinazioni da 150mila oltre 350mila al giorno e contiamo di arrivare alle 400mila». Un target che andrà raggiunto il prima possibile, nonostante qualche fattore che potrebbe comportare un rallentamento nelle somministrazioni: nella tarda serata di ieri, il ministero della Salute ha diffuso una circolare che raccomanda l’uso preferenziale per i pazienti con oltre 60 anni del vaccino Johnson&Johnson, che tra quelli approvati finora risulta il più versatile, poiché non richiede la conservazione a temperature bassissime e non prevede una seconda dose. Alle Regioni i vaccini comunque non mancano, al momento: «Inizierà oggi la consegna di oltre 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer», ha annunciato l’ufficio del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo. «Le dosi verranno consegnate direttamente alle strutture designate dalle Regioni, per la successiva distribuzione ai punti di somministrazione». «Stiamo mettendo in sicurezza la vita delle persone più fragili e anziane – ha sottolineato Gelmini –, stiamo correndo a vaccinare chi, nel contrarre il virus, potrebbe avere conseguenze gravissime e questo dovrebbe portarci ad avere nell’arco di qualche settimana una forte riduzione dei decessi; ma non è solo una responsabilità del Governo, ma è una responsabilità collettiva, di ognuno di noi».