Il Consiglio dei ministri ha fissato il referendum sullo stop alle trivelle: la consultazione si terrà il 17 aprile. Il Cdm ha infatti approvato il decreto per l’indizione del referendum popolare relativo all’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine hanno durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale.

In pratica si ridefinirà la durata delle concessioni offshore già in corso. Pochi giorni fa il Ministero dello sviluppo economico ha stoppato le trivellazioni a Ombrina e rigettato altre 26 domande per le ricerche offshore entro le 12 miglia.
L’Unione Generale del Lavoro aveva già espresso la sua posizione in merito al caso Trivelle.
“La scelta del 17 aprile per il referendum sulle trivellazioni e’ molto chiara: “Il governo gioca d’azzardo con la democrazia e scommette sul non raggiungimento del quorum per decidere unilateralmente”.
Questo il commento di Piero Peretti, segretario confederale dell’Ugl “avevamo chiesto che il referendum si celebrasse nella stessa data delle amministrative, il cosiddetto election day, per almeno tre ragioni molto valide: avere il tempo necessario per informare i cittadini, in particolare quelli direttamente coinvolti dalle trivellazioni, al fine di renderli più consapevoli della loro eventuale scelta; facilitare una maggiore affluenza di elettori e infine, ma non ultimo, risparmiare risorse preziosissime in tempi di crisi e di tagli di spesa. A questo punto noi dell’Ugl non ci arrendiamo – conclude il sindacalista – il nostro impegno da oggi in poi sarà convincere il maggior numero di cittadini ad accorrere alle urne”.
_