Per fine anno l’ANCE prevede un calo del 13%

Ad agosto l’Istat ha registrato una crescita della produzione nelle costruzioni del 12,9% su base mensile e del 12,8% su base annua, «confermando la tendenza positiva iniziata da maggio, dopo le flessioni registrate nei mesi precedenti a causa del lockdown». Tuttavia la media dei primi otto mesi mostra una diminuzione del 14,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, dimostrando che il settore delle costruzioni presenta ancora molte difficoltà. Un quadro della situazione è stato disegnato questa mattina dall’ANCE (l’Associazione Nazionale Costruttori Edili) all’assemblea pubblica dell’associazione di categoria. Secondo i dati presentati dal Presidente Gabriele Buia quest’anno la produzione nelle costruzioni potrebbe registrare una flessione del 13%, «che va a sommarsi al 33% in meno registrato negli ultimi 12 anni». «Chi è riuscito a reggere questa onda d’urto ha sicuramente bisogno di sostegno e non di mazzate ulteriori», ha poi avvertito Buia. « necessario compiere scelte coraggiose e ascoltare la voce di chi vive sulla propria pelle gli effetti di quelle decisioni – ha proseguito -. Non possiamo continuare a fare gli errori di sempre. Occorre cominciare a fare le cose che servono davvero. Non vogliamo sentirci dire ‘avevate ragione’. Vogliamo vedere i risultati adesso». Per quanto riguarda le risorse del Recovery Fund, Buia ha poi sottolineato che devono andare a finanziare rinascita di infrastrutture, città e territori in chiave di sviluppo sostenibile. Oppure avremo solo allungato di qualche mese la vita a un moribondo, senza essere riusciti in alcun modo a garantirgli una prospettiva futura».