Alla vigilia delle regionali, Consiglio dei Ministri “sospetto”: dall’approvazione del taglio del cuneo fiscale a cospicui stanziamenti per il sisma e per il maltempo in Emilia

Come fosse l’ultima notte di un Governo in scadenza di mandato, ieri il Conte bis riunito in un lunghissimo e notturno Consiglio dei Ministri ha approvato di tutto e di più, durante e dopo il duello nelle piazze di Bibbiano tra Lega e Sardine e soprattutto a poco meno di tre giorni dalle elezioni regionali che si celebreranno questa domenica, 26 gennaio, in Emilia Romagna e in Calabria. “Guarda caso”, Giuseppe Conte ha rinunciato a recarsi al World Economic Forum di Davos, dove avrebbe potuto confrontarsi con gli Usa su diverse questioni di non poca importanza, come i dazi e la web tax, ma ha preferito restare a casa. Prima di tutto per approvare il decreto legge che introduce «misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente» ovvero il famigerato taglio del cuneo fiscale con l’ampliamento della platea dei percettori dell’attuale «bonus Irpef» (tutti gli approfondimenti del caso alla pagina Lavoro). Ha deliberato anche un ulteriore stanziamento di circa 345 milioni di euro per il proseguimento dell’attuazione degli interventi finalizzati all’assistenza alla popolazione che ancora non può rientrare nelle proprie abitazioni, a seguito degli eventi sismici che a partire dal 24 agosto 2016 hanno interessato il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Altri 25,4 milioni di euro per la realizzazione degli interventi nei territori della regione Emilia-Romagna interessati «dagli eccezionali eventi meteorologici» di maggio 2019. Più 3 milioni di euro circa per la realizzazione degli interventi nei territori delle province di Bologna, di Modena e di Reggio Emilia «interessati dagli eccezionali eventi meteorologici» del 22 giugno 2019. Da abbinare al piano per la mobilità dei più giovani, con trasporti pubblici gratuiti «per tutti i 600 mila studenti, dai 5 ai 19 anni, dell’Emilia-Romagna», presentato il 22 gennaio dal presidente uscente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Altre norme sono state approvate, ne citiamo solo alcune per ragioni di spazio: nuove nomine, mercato del gas naturale, rideterminazione dei vitalizi, Protezione civile, lotta contro le frodi finanziarie nell’unione europea, legge di delegazione europea 2019 nonché relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020. Giuseppe Conte nel pomeriggio di ieri si è occupato anche dell’ex Ilva: «Massima priorità al “Cantiere Taranto”, il cui dossier procede spedito». «Non sarà semplice, ma ce la stiamo mettendo tutta». Per restare attaccati alla poltrona.