«L’indicatore anticipatore ha interrotto la tendenza alla flessione in atto dalla fine dello scorso anno, prospettando uno scenario di lieve miglioramento dei livelli produttivi». Così l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. Le prospettive ora più rosee derivano dai recenti dati positivi, nonostante nel secondo trimestre 2019 – secondo la stima preliminare – il Pil italiano abbia registrato una variazione congiunturale nulla a sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria e di un contenuto incremento in quello dei servizi. A giugno è tornata a scendere la produzione industriale, ma il mercato del lavoro ha registrato ulteriori miglioramenti. A luglio, il clima di fiducia dei consumatori ha evidenziato un marcato aumento. Il recupero della fiducia ha coinvolto anche le imprese, tranne quelle manifatturiere.