Appesi alle promesse. Anche dopo l’ultimo vertice che si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico, il futuro della ex Aferpi di Piombino non sembra essere così libero da nubi. Se le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil si appellano alla solidità del gruppo Jsw, l’Ugl osserva come intere parti del piano industriale devono essere ancora definite, dall’impianto Tempra al forno elettrico, mentre «le condizioni in fabbrica sono peggiorate». Tutte le sigle, comunque, richiamano le istituzioni affinché sia assicurato un controllo attento su quanto sta succedendo. Nelle prossime settimane sono già in programma una serie di incontri, dove si parlerà anche di ammortizzatori sociali, con Invitalia, lo stesso Ministero e il gruppo di coordinamento e controllo, appuntamenti dai quali dovrebbero uscire fuori novità positive, tali da permettere alla ex Aferpi di essere competitiva sui mercati, in un momento in cui l’acciaio è in forte crisi.