Sebbene a inizio 2019 le rilevazioni dell’Istat abbiano mostrato un peggioramento della fiducia dei consumatori italiani, il 2018 – secondo gli ultimi dati Nielsen – si è chiuso all’insegna dell’ottimismo, cosa che non è accaduta in altri paesi europei e nello stesso Vecchio continente. Stando all’analisi, infatti, la fiducia europea è diminuita di tre punti attestandosi a 84, come anche quella degli spagnoli (da 97 a 94). Giù di due punti quella dei tedeschi (da 106 a 104) e di quattro punti quella degli inglesi (a 98). Ancora più marcato il calo dell’indice di fiducia dei consumatori francesi: -13 punti. «L’ultimo aggiornamento della Consumer Confidence Survey – ha spiegato Roberto Pedretti, Group President di Nielsen per il Sud Europa – sembra confermare le aspettative positive degli italiani, al contrario dei propri cugini d’oltralpe. Migliorano, infatti, la percezione della propria situazione finanziaria, la propensione all’acquisto e le aspettative occupazionali. La stabilità dei fatturati della GDO, che ha chiuso l’anno con un +0,3% su base tendenziale, è in linea con il sentiment generale». In effetti, spiega Nielsen, la propensione al consumo cresce di 2 punti percentuali (arrivano quindi al 27% quanti ritengono sia il momento giusto per fare acquisti). Parallelamente sale, dal terzo al quarto trimestre 2018, la percentuale di chi è positivo riguardo lo stato delle proprie finanze (33%, +1pp) e, se aumenta il numero di persone che ritiene che il Paese sia in recessione (79%, +1pp), aumentano sensibilmente anche coloro che credono che si uscirà dalla recessione nel 2019 (21% vs. 15% nel trimestre precedente, e 11% nel Q4 2017).