Lavoro, troppo poca la corrispondenza tra domanda e offerta: ci sarebbero, infatti, ben 1,2 milioni di posti vacanti, ma impossibili da assegnare perché non si riesce a trovare personale con le caratteristiche professionali richieste. Se ne è occupato il Sole 24 Ore, che, commentando una ricerca Excelsior per Unioncamere ed Anpal, ha individuato quali siano i lavoratori irreperibili. In cima alla classifica delle professionalità richieste, ci sono figure “antiche”, come il saldatore, ne sarebbero necessari 24mila, ma anche il fabbro, 16mila quelli richiesti. Accanto ad essi anche alte professionalità come ingegneri, ne servirebbero più di 16mila, matematici, informatici e chimici, 11mila. Ed anche figure adatte al contesto economico contemporaneo: mancano, infatti, gli specialisti in scienze commerciali, gestionali e bancarie, ne occorrerebbero 13mila, così come tecnici ed esperti dei attività commerciali, finanziarie e produttive, per cui ci sono quasi 32mila posti vacanti, tecnici informatici e delle tlc, ne mancano oltre 18mila ed infine operai specializzati in installazione e manutenzione di apparecchiature elettriche, per cui sarebbero disponibili oltre 15mila posti. Emerge nuovamente la necessità di un maggiore raccordo fra sistema dell’istruzione e della formazione e mondo del lavoro, un tema da inserire nel contesto della imminente riforma dei centri per l’impiego.