Una leggera contrazione degli occupati, ma anche una riduzione più marcata della disoccupazione. I due dati, apparentemente contraddittori, evidenziano un parziale scivolamento verso la inattività che infatti riprende a crescere. Questo, in sintesi, il contenuto dell’ultimo report dell’Istat sull’andamento del mercato del lavoro nel nostro Paese. Gli occupati a luglio diminuiscono dello 0,1%, senza peraltro andare ad incidere sul tasso di occupazione che rimane stabile al 58,7%, a conferma che si è in presenza di poco più di un assestamento, visto che comunque nel trimestre il dato resta positivo. Guardando alla fasce di età, l’occupazione cresce fra gli ultracinquantenni, mentre, andando ad osservare la tipologia contrattuale, l’incremento è nei dipendenti a termine e gli indipendenti. Le persone in cerca di occupazione diminuiscono addirittura di 113mila unità, con il tasso di disoccupazione che scende al 10,4%. La riduzione della disoccupazione ha una diffusione uniforme per genere e per fascia di età. Preoccupa l’aumento degli inattivi – l’Istat stima una crescita di 89mila unità, di cui 73mila donne -, anche se, guardando al trimestre, è tutto da verificare se si in presenza di una inversione di tendenza o, piuttosto, anche in questo caso di un aggiustamento momentaneo, compensato nel mese di agosto e con la ripresa delle attività da settembre. Di certo, appare utile una attenzione particolare sulla componente femminile.