Si è concluso oggi a Roma, al Centro Congressi La Nuvola, il IV Congresso Confederale dell’Ugl. Francesco Paolo Capone è stato eletto Segretario Generale al termine della seconda giornata di lavori in cui è stato votato e approvato il nuovo Statuto del sindacato. «Devo ringraziarvi tutti, siete stati parte importante di un’emozione unica che culmina con questa elezione, un’emozione unica che dura dal 28 ottobre del 2014», le parole di Capone appena eletto Segretario Generale. Le due giornate del Congresso («Italia forte, Lavoro vero»), ricche di interventi, testimonianze e proposte, sono state l’occasione – oltre che per sottolineare la nascita di una nuova Ugl, protagonista del mondo del lavoro e della Politica in cui le persone dovranno essere al centro del processo decisionale – per rilevare «la collaborazione che c’è stata e che ci ha MEY_5281portato fino a qui, che inizia dai componenti della Segreteria che si sono avvicendati e che hanno contribuito, in maniera determinante, a fare scelte difficili, nell’assumersi delle responsabilità». «Credo – ha proseguito il Segretario Generale nella sua relazione conclusiva – che in tre anni tormentati vanno ringraziate tante persone come il personale dell’Ugl, tutti si sono impegnati e si dovranno impegnare ancora di più. Così anche voi delegati che siete chiamati a costruire e a rinforzare i legami della nostra comunità. Un ringraziamento speciale va fatto alla vera forza dell’Ugl: i rappresentanti aziendali. Sono loro  le persone che rendono l’Ugl  più grande di quello che è, insieme ai nostri quadri intermedi. Loro ci danno la possibilità di contribuire a rappresentare meglio il mondo del lavoro. Questa che abbiamo scelto per il nostro Congresso non è solo una location prestigiosa, ma contiene un allestimento nuovo che  ha rotto gli schemi di tutti i congressi sindacali tradizionali e di cui si parlerà molto in futuro. Non è un’impostazione all’americana, ma di vera partecipazione». «Un ringraziamento – ha aggiunto Capone – va anche alle persone che pagano il  prezzo più alto per questo tipo di attività che sono la mia famiglia, i miei  figli e mia moglie. Non sempre comprendono il perché di tutta questa storia, ma hanno comunque dimostrato una grande capacità di sopportazione. Ci sono ancora tante battaglie ad attenderci, abbiamo una grande strada da percorrere».