di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Il nuovo anno si preannuncia ricco di aspettative, sia a livello generale che per l’Ugl. Il Paese, finalmente uscito dal disastroso quinquennio dei governi di sinistra, sta per voltare pagina. Con lo scioglimento delle Camere inizia una breve ma intensa campagna elettorale che terminerà con l’appuntamento delle urne previsto per il prossimo 4 marzo. Gli Italiani avranno così l’occasione di porre fine alle ricette politiche ed economiche che ci hanno spinto nel baratro. Si chiude un’epoca travagliata, che ha attanagliato il Paese in una crisi senza precedenti, percepibile ovunque nonostante le autocelebrazioni governative e soprattutto riscontrabile nei numeri che parlano di povertà e sotto occupazione. Un periodo caratterizzato dalla stagnazione economica, dal lavoro sempre più precario, da sacrifici gravosi concentrati quasi esclusivamente su welfare e pensioni, da una crescente insicurezza sociale, determinata soprattutto, ma non solo, dall’incapacità di gestire adeguatamente i fenomeni migratori. Nel complesso si chiude un lustro in cui le istituzioni Italiane hanno perso ruolo ed autorevolezza, sia a livello interno che internazionale. Ora è il momento di restituire all’Italia la serenità che merita, di permettere ai nostri concittadini di guardare di nuovo al futuro con fiducia e per questo occorre un cambio di rotta.  Nell’auspicio – memori dell’esperienza fallimentare del Pd e della sinistra e pessimisti verso le capacità amministrative e le ricette politiche ed economiche del M5S – che il centrodestra torni alla guida del Paese inaugurando una stagione di riforme che siano concentrate sul lavoro, che diano ossigeno alle imprese permettendo un reale rilancio dell’occupazione, che puntino sui giovani e sulle famiglie invertendo il trend della denatalità, che scommettano su un welfare efficiente a sostegno delle categorie più deboli, che tornino a garantire il bene primario della sicurezza. Il 2018 si preannuncia, quindi, come un anno importante, nel quale si compiranno delle scelte decisive ed in grado di incidere profondamente sul futuro. Oltre che per l’Italia nel suo complesso, anche per l’Ugl, il nostro sindacato nazionale, che, messa definitivamente alle spalle la gestione del passato, rinvigorito nella propria struttura e rinsaldato nelle proprie radici ideali, sta avviando, proprio a cavallo della tornata elettorale, una stagione congressuale che sta coinvolgendo tutte le strutture territoriali e di categoria e terminerà nel congresso generale nel febbraio 2018, un congresso che rappresenterà il momento conclusivo del progetto di rilancio della nostra sigla e che sancirà la definitiva rinascita dell’Ugl. Anche noi quindi in prima linea, pronti per essere protagonisti di una nuova stagione che ci auguriamo possa essere quella della ripresa economica e sociale dell’Italia.