Chi piange e chi ride. Mentre in Italia il tasso di disoccupazione rimane stabilmente a due cifre, in Germania ci si conferma per l’ennesima volta ai minimi storici. Ad ottobre, i disoccupati in Italia erano 2.879.000, in calo di appena 4mila unità rispetto al mese di settembre, con il tasso di disoccupazione stabile all’11,1%, a fronte di un calo di 18mila unità ed un tasso di disoccupazione al 5,6% in terra tedesca. In Europa, peggio dell’Italia vi sono soltanto la Grecia (disoccupazione sopra al 20%, anche se in calo di circa tre punti percentuali su base annua) e la Spagna (disoccupazione al 16,7%, due punti percentuali in meno rispetto al 2016). Considerando la sola disoccupazione giovanile, si registra, per il nostro Paese, una lenta discesa: ad ottobre si è poco sotto al 35%. Pure in questo caso, peggio di noi stanno soltanto Grecia e Spagna. Guardando alle singole componenti, migliorano le performance della componente femminile, delle persone nella fascia di età 15-24 anni e in quella over 50. Peggiorano, viceversa, i dati relativi agli uomini e nel complesso della fascia di età fra i 25 e i 49 anni. Il tasso di occupazione, viceversa, è salito dello 0,7% in anno, fissandosi al 58,1%. Sostanzialmente stabili gli occupati (la riduzione è di 5mila unità), sopra ai 23 milioni.