di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Il tema del giorno sono le elezioni in Sicilia, la rinascita della destra e il vento di cambiamento che soffia sempre più forte non solo sull’Isola, ma su tutta Italia.
Quest’ultimo importante evento è il più recente fra i molti segnali di svolta che ci giungono non solo dal Paese, ma da tutta Europa.
Il nostro popolo è stanco della crisi, dei diktat della finanza, della progressiva erosione dei diritti sociali e di cittadinanza e chiede con forza di cambiare.
E l’Ugl in questo contesto vuole fare la propria parte, consapevole del ruolo fondamentale del sindacato, che deve saper rappresentare le richieste e le proposte del mondo del lavoro per contribuire ad una ripresa non solo economica, ma anche e soprattutto sociale del Paese.
Tutto ciò, però, non in modo tecnicistico ed asettico, non limitandosi all’analisi di particolari problemi lavorativi o di accesso ai diritti di assistenza o previdenza, ma, al contrario nell’ambito di una chiara e precisa identità e visione generale della società, creando quel senso di appartenenza che è l’unico antidoto contro l’esasperato individualismo che rischia di travolgere le fasce più deboli della società, l’unico collante capace di rinsaldare i legami sociali e comunitari che sono alla base del vivere civile e del senso di identità nazionale.
Anche noi, però, per portare a termine in modo efficace questo progetto, dobbiamo essere capaci non soltanto di interpretare il cambiamento, ma di cambiare noi stessi, rimanendo, comunque, ben saldi nelle nostre radici profonde.
L’Ugl ha sostenuto un complesso percorso di riorganizzazione interna, affrontando anche momenti difficili, recuperando però, in questo modo, più solidi legami con la preziosa eredità del sindacalismo nazionale.
Ed oggi, al termine di questo cammino arduo ma fruttuoso, offre un’organizzazione rinnovata, che vuole tornare ad essere un’avanguardia della cultura sociale, un attore essenziale nella dialettica democratica, affinché la centralità del lavoro e la solidarietà sociale siano salvaguardate come beni essenziali, nell’interesse della Nazione.
In questo percorso si trova anche la rinnovata «Meta Sociale».
La nostra storica testata, infatti, per la prima volta dà vita ad un quotidiano che ogni sera propone una rassegna ed un’interpretazione delle più importanti notizie politiche, economiche, sociali, ma anche dei fatti più significativi del giorno, dal punto di vista del «nostro» mondo del lavoro: «La Meta Serale». Ogni sabato, poi, offriremo anche un numero monografico, «La Meta Sabato», che avrà il compito di approfondire un particolare tema di attualità e di rilevanza nazionale.
Non solo per i nostri iscritti, ma per tutta la comunità che si riconosce negli ideali della Patria, del lavoro, della giustizia sociale e per chiunque voglia conoscere il nostro punto di vista sul mondo.
Buona lettura.