di Annarita D’Agostino

Aumentano le denunce ma anche gli infortuni mortali sul lavoro: il rapporto Inail sul primo semestre 2017 rileva 328.905 denunce di incidenti, ovvero l’1% in più rispetto allo stesso periodo del 2016, e 473 vittime, il 2,6% in più rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Gli infortuni sono in aumento sia fra gli uomini (+0,9%, pari a circa 1900 casi) che fra le donne (+1,2%, quasi 15o0 casi in più).
A livello settoriale, secondo il report dell’Istituto risultano in aumento la gestione Industria e servizi (+1,8%) e la gestione Conto Stato dipendenti (+4,2%), mentre Agricoltura e Conto Stato studenti delle scuole pubbliche statali sono in calo del 4,9% e dell’1,9%. A livello territoriale, con oltre 5000 casi in più, è il Nord ad avere il primato per le denunce, seguito dal Centro, che resta stabile, e da Sud e Isole, dove invece ci sono state diminuzioni rispettivamente di 1300 e di 500 casi. Gli aumenti maggiori in valore assoluto si sono registrati in Lombardia (+2.457 denunce) ed Emilia Romagna (+1.234), mentre le riduzioni più sensibili si registrano in Sicilia e Puglia (rispettivamente -802 e -759 casi).
I casi di incidenti purtroppo mortali hanno interessato solo i lavoratori, con un aumento da 413 a 427 casi (+3,4%), il comparto Industria e servizi (da 367 a 401 decessi, pari al +9,3%) ed essenzialmente il Nord-Ovest (Lombardia +11 decessi, Piemonte +10, Liguria +8), a cui si aggiungono Veneto (+10 casi), Abruzzo e Sicilia (+15 casi ognuna, con l’Abruzzo a pesare per le tragedie di Rigopiano e Campo Felice dovute all’ondata di maltempo).
Diminuiscono invece le malattie professionali: nel primo semestre 2017 sono stati registrati 31.432 casi, il -3,5% in meno rispetto ai primi sei mesi del 2016. Nel 75% dei casi si tratta di malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.