A denunciarlo un rapporto Terre des hommes-Scuolazoo

Il 61% dei giovani ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo o di cyberbullismo. A denunciarlo l’Osservatorio Indifesa 2020, realizzato da Terre des hommes, una ONLUS che, tra le altre cose, intende tutelare i più giovani da ogni forma di violenza o abuso, e Scuolazoo, diffuso a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro il bullismo e del Safer Internet Day, che si celebreranno rispettivamente il 7 e il 9 febbraio. Secondo il rapporto, che ha coinvolto oltre seimila ragazzi d’età compresa tra i 13 e i 23 anni, il 68% degli intervistati ha ammesso di essere stato testimone di atti di bullismo o cyberbullismo. Due piaghe sociali, purtroppo, evidentemente molto diffuse. In pochi, però, hanno confessato di aver compiuto atti di bullismo o cyberbullismo: lo ha fatto il 14,7% dei ragazzi e l’8,02% delle ragazze coinvolti nel sondaggio. Pur trascorrendoci molto tempo, Internet non viene vissuto dai ragazzi e dalle ragazze come un posto dove sentirsi al sicuro: sei su 10 hanno dichiarato di non sentirsi tali quando sono online. Tante sono le minacce che si possono incontrare mentre si naviga, del resto: tra i rischi maggiori, tanto le ragazze quanto i ragazzi pongono al primo posto il cyberbullismo, indicato come minaccia principale dal 66,34% degli intervistati. A seguire la perdita della privacy per i ragazzi (49,32%) e il Revenge porn per le ragazze (52,16%), che consiste nella pubblicazione di immagini o video intimi, senza il consenso dei protagonisti, che Italia viene punito come un reato penale. Tuttavia, nonostante tutto, un adolescente su tre ha ammesso di aver visto circolare sui social network foto intime sue o dei suoi amici.