Le risorse riguardano le prossime due tornate contrattuali delle amministrazioni centrali

In attesa di capire se e come si arriverà alla sottoscrizione del rinnovo contrattuale del pubblico impiego per il triennio 2022-2024, il governo stanzia, nel disegno di legge di bilancio le risorse per le prossime due tornate, vale a dire i periodi 2025-2027 e 2028-2030. L’articolo in questione è il 19, che pone oneri a carico del bilancio dello Stato per complessivi 10.855 milioni di euro, di cui 1.755 per il 2025. Tali oneri riguardano le amministrazioni centrali, per cui le altre amministrazione pubbliche, ognuna per la rispettiva competenza, sono tenute a stanziare somme equivalenti in termini percentuali. Come per la passata tornata di rinnovo, pure in questo caso è stata inserita una norma di tutela: in caso di mancato rinnovo, a partire da aprile 2025 verrà corrisposta l’indennità di vacanza contrattuale, prima dello 0,6 e poi dell’1% con decorrenza 1° luglio. Come detto, l’altra novità è rappresentata dallo stanziamento delle risorse anche per la tornata successiva. Nel complesso, si tratta di oltre 12 miliardi di euro. Naturalmente, come fatto notare dall’Ugl in sede di incontro a Palazzo Chigi, si dovrà tenere conto dell’effettivo andamento dell’inflazione nei prossimi anni, così da apportare le eventuali integrazioni agli stanziamenti che si rendessero necessarie. Sempre in legge di bilancio, sono stanziate risorse per il trattamento accessorio, comprese le forze di polizia.