Corte costituzionale, elezione giudice: nulla di fatto
Dopo sette scrutini andati a vuoto, anche l’ottavo scrutinio si è concluso senza alcuna elezione. Le opposizioni non hanno partecipato al voto
Ancora un nulla di fatto. Non è stato eletto, infatti, il giudice della Corte costituzionale, a quasi un anno dalla fine del mandato di Silvana Sciarra. Dal Parlamento, convocato in seduta comune, è arrivata l’ottava fumata nera a seguito della decisione delle opposizioni di non partecipare al voto a causa di quella che la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha definito, parlando a Sky Tg24, «una forzatura su una cosa fondamentale per le garanzie democratiche». Il centrodestra avrebbe voluto puntare sull’elezione di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ma i numeri a rischio – dopo i sette scrutini andati a vuoto la soglia era stavolta fissata a 363 – hanno indotto la coalizione di maggioranza a decidere per la scheda bianca. Un quadro che ha provocato reazioni e polemiche tra le parti. «L’opposizione – ha commentato il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Sky Tg24 – dice di no a tutto, non hanno partecipato neanche alle nomine per la Rai, a cui le stesse opposizioni hanno diritto. Non è un problema di metodo o di merito, ma di che tipo di opposizione si vuole fare. Per eleggere i giudici della Corte serve la collaborazione di una parte dell’opposizione, immagino che la prossima volta la Schlein e gli ultrà del no continueranno a dire di no anche se presentassimo Madre Teresa di Calcutta». «Dobbiamo chiedere alla Schlein chi nominare alla Consulta? Noi abbiamo avuto senso delle istituzioni, che loro non hanno, ma non possono abusarne. Le opposizioni vogliono bloccare le istituzioni, ma hanno perso le elezioni, devono rassegnarsi. Loro pensano all’Aventino contro tutti e tutto», ha dichiarato inoltre il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.