Brutte notizie (economiche) dalla Germania. Si teme la recessione per il secondo anno consecutivo: verso taglio stime Pil a -0,2%
La Germania avrebbe qualcosa in più, rispetto alla scalata di Unicredit in Commerzbank, di cui preoccuparsi. Secondo quanto ha anticipato il ministero dell’Economia Robert Habeck al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung e riportato da diverse testate italiane, Berlino vede la recessione e ipotizza una contrazione del Pil per il secondo anno consecutivo. Stime che verranno rese note il 9 ottobre, sulle quali l’esecutivo tedesco si mostra ottimista, nella convinzione che per il 2025 è pronto un piano sui conti pubblici che dovrebbe aiutare la ripresa della maggiore economia europea. Stando all’oggi e osservando il settore auto, secondo i dati diffusi nelle ultime ore dall’Ufficio federale di statistica tedesco, il fatturato dell’industria automobilistica ha registrato un calo del 4,7% nella prima metà del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 269,5 miliardi di euro. Nonostante ciò, l’industria automobilistica rimane il settore in cui si sono registrati i ricavi più elevati, pari a un quarto (25,2%) del fatturato industriale totale in Germania. Gli ordini di fabbrica nel settore manifatturiero sono diminuiti del 5,8%, dato al di sotto le previsioni degli analisti che stimavano un calo del 2%. Male anche il barometro relativo all’umore economico nel commercio al dettaglio, calato di 2,5 punti a settembre 2024 rispetto al mese precedente, attestandosi così a -25,6 punti. Ma un aspetto positivo c’è: la Banca Centrale Europea potrebbe decidere un ulteriore e molto prossimo taglio dei tassi d’interesse. Taglio che sarebbe dovuto arrivare a dicembre ma che, a causa di un tasso di inflazione più basso del previsto e della debolezza dell’economia tedesca, potrebbe manifestarsi nella riunione del prossimo 17 ottobre.