Il 60,7% studia due o più lingue straniere

La scuola come uno dei primi parchi giochi linguistici. Questa la descrizione che l’Eurostat fa degli istituti scolastici in un’analisi sullo studio delle lingue da parte degli alunni europei. Secondo il report, nel 2022, il 6,5% degli studenti delle scuole primarie UE studiava due o più lingue straniere. Più nel dettaglio, dall’analisi dell’Istituto statistico europeo è emerso che il Lussemburgo ha registrato la più alta percentuale di alunni delle scuole primarie dell’UE che imparano due o più lingue straniere (79,6%), seguito da Lettonia (37,2%), Grecia (34,9%) ed Estonia (33,6%). Tra il 2013 e il 2022, la quota di alunni nell’UE che studiano almeno 2 lingue straniere è cresciuta dal 4,6% al 6,5%. Anche in Italia si è osservato un incremento, che riflette un crescente interesse per l’apprendimento delle lingue straniere.
Nella scuola secondaria inferiore, nel 2022, il 60,7% degli alunni nell’UE studiava 2 o più lingue straniere, con l’Italia tra i paesi con le quote più elevate (96,6%), preceduta solo dalla Finlandia (con il 98), mentre sugli ultimi gradini della classifica troviamo Irlanda (6,1%), Ungheria (6,6%) e Austria (7,7%). Al contrario, alcuni paesi come la Polonia e il Lussemburgo hanno registrato una diminuzione nella percentuale di studenti che studiano due o più lingue. Tuttavia, il quadro generale mostra un miglioramento nell’UE, con un focus crescente sulla promozione del multilinguismo.