Il leader della Lega commenta così il successo elettorale di Fpo: «Saranno a Pontida e nessuno si offenda»
Le elezioni in Austria e l’incandescente scenario mediorientale, visti soprattutto gli ultimi sviluppi in Libano (si veda la pagina odierna di esteri al riguardo) sono oggi al centro del dibattito politico italiano, escluse le vicissitudini del campo largo della sinistra che di fatto, in Liguria, si è già sgretolato. In Austria ha vinto il partito Fpo, un successo oltre le attese che, secondo il leader della Lega, Matteo Salvini, «è un bellissimo risultato per i nostri alleati». «Stamattina – ha poi proseguito Salvini a margine di un convegno di Anci Lombardia – qualcuno parlava di nazismo: o c’è qualcuno che dorme male, che mangia pesante, perché non penso ci sia l’allarme neonazista in Francia, o in Germania, in Austria e in Olanda. Quando i cittadini votano bisogna rispettare il voto popolare». Il riferimento di Salvini era anche alle parole del leader di Forza Italia, Antonio Tajani, il quale, su Rainews, ha affermato che «ogni rigurgito neonazista deve essere assolutamente condannato, respinto, isolato», sostenendo inoltre che «le battaglie politiche si vincono sempre al centro e chi è in grado di governare è sempre il centro per impedire che l’estremismo di destra e di sinistra facciano danni alla società». «Se gli austriaci hanno deciso che il primo partito è il Partito delle Libertà, che ha i temi della sicurezza, contrasto all’immigrazione clandestina, della difesa del lavoro e della famiglia, fra le loro priorità, vuol dire che così la pensano gli austriaci», il pensiero di Salvini. Per poi concludere: «Saranno a Pontida e nessuno si offenda». Più tardi, parlando a “Il rosso e il nero” su Rai Radio Uno, Tajani è intervenuto invece sul conflitto in Medio Oriente. «Mi pare che Israele in questo momento non sia disponibile a un cessate il fuoco. Nel messaggio inviato a noi – ha riferito il ministro degli Esteri –, il ministro Katz dice che finché non si sconfigge Hezbollah loro non si fermano».