BCE, ripresa esposta a circostanze sfavorevoli. Nel II trimestre, l’economia è cresciuta dello 0,2% dallo 0,3% del I

Nel II trimestre del 2024, l’economia è cresciuta dello 0,2% dallo 0,3 del I trimestre, cioè in misura minore rispetto alle proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell’Eurosistema a giugno 2024. «L’espansione è stata principalmente determinata dalle esportazioni nette e dalla spesa pubblica», scrive la Bce nel suo ultimo bollettino. Ma la «domanda interna privata ha registrato un indebolimento, a fronte dei minori consumi delle famiglie, della riduzione degli investimenti delle imprese e del calo di quelli nel settore dell’edilizia residenziale». Benché sostenuta dai servizi, la crescita ha risentito del contributo negativo di industria e costruzioni. «Gli indicatori basati sulle indagini segnalano che la ripresa continua a essere esposta ad alcune circostanze sfavorevoli». «Secondo gli indicatori più recenti, la crescita proseguirà nel breve periodo, ma a tassi inferiori rispetto a quelli attesi nelle proiezioni macroeconomiche elaborate dagli esperti dell’Eurosistema a giugno 2024». «Il reddito disponibile reale dovrebbe continuare a crescere, sorretto dalla robusta dinamica dei salari. Assieme al graduale aumento della fiducia, ciò sosterrebbe una ripresa trainata dai consumi. Tuttavia, l’impulso fornito da questi ultimi è in qualche misura più debole di quanto previsto nelle proiezioni di giugno: dati e indagini congiunturali recenti segnalano livelli ancora modesti di fiducia dei consumatori ed elevate intenzioni di risparmio delle famiglie». Infine, una “chicca”, recenti pubblicazioni della Bce «hanno evidenziato come la riduzione delle emissioni durante la transizione ecologica possa temporaneamente ridurre la produttività rilevata. Tali dati suggeriscono che questo processo potrebbe essere già in corso».