di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl
Oggi si celebra un evento importante per l’Ugl. Compie un anno il nostro periodico di approfondimento Pagine Libere, tornato alle stampe nel settembre 2023, ma in realtà con una lunga storia alle spalle. La nascita di questa rivista, di matrice sindacalista rivoluzionaria, risale, infatti, al 1906, quando venne fondata da Angelo Oliviero Olivetti. Pagine Libere ha avuto tante vite nel corso di oltre un secolo, diventando nel secondo dopoguerra espressione del nostro sindacato, allora Cisnal. Poi, però, chiuse le pubblicazioni alla fine degli anni Ottanta. La storia prestigiosa di un periodico, al quale hanno collaborato personalità del calibro di Arturo Labriola, Alceste de Ambris, Panunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Guido Gozzano, Ugo Spirito, Giano Accame, Ivo Laghi, Marcello Veneziani, solo per citarne alcuni, non poteva finire così. Per questo, attraverso Edizioni Sindacali, casa editrice dell’Ugl, abbiamo deciso di riprenderne il testimone. Non per ragioni di affezione, celebrazione del passato e conservazione di un’eredità importante, sebbene queste già sarebbero state motivazioni sufficienti, ma per obiettivi diversi, proiettati verso il futuro. Per l’importanza di ricostruire un mezzo di comunicazione capace di dare risonanza alle idee dell’Ugl, alla visione del lavoro che si richiama al sindacalismo nazionale, alle analisi politiche e sociali del mondo identitario e conservatore. Perché questo mondo non solo ha una storia culturale importante, benché troppo spesso sottovalutata, ma, anche e soprattutto, perché ha tanto da offrire nel contesto contemporaneo per contribuire allo sviluppo dell’Italia. In questo anno di «rinascita» di Pagine Libere abbiamo radunato attorno al nostro periodico firme importanti che hanno voluto collaborare con noi, e che è doveroso ringraziare per aver creduto sin da subito in questo progetto. In ognuno dei numeri del nuovo Pagine Libere, ora «di Azione Sindacale», abbiamo proposto una serie di contributi di sindacalisti, politici, esponenti della società civile e del mondo culturale, tanto autorevoli quanto «non conformi» e vicini alla visione dell’Ugl. Contributi ogni volta incentrati su focus importanti per il Paese: dalle politiche industriali al settore turismo, dal futuro dell’Unione europea a quello del sindacato, fino ai temi a noi più cari: il mondo del lavoro e la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Dando vita così ad approfondimenti utili in primo luogo ai simpatizzanti, agli iscritti ed ai sindacalisti della nostra sigla, ma anche capaci di offrire spunti interessanti per l’intera comunità che si riconosce nei valori della destra nelle sue varie accezioni, e, offrendo un maggiore pluralismo, contribuendo alla qualità del dibattito pubblico nazionale, nel solco di quella battaglia culturale che fa parte dell’azione sindacale dell’Ugl.