Secondo il capo dello Stato, servono «misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico»
Convinto sostenitore dell’Unione europea, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non s’è mai risparmiato nelle critiche, talvolta anche molto dure, nei confronti di Bruxelles. Intervenendo da Las Palmas de Gran Canaria, dove partecipa alla 17esima edizione del Simposio Cotec Europa – la sovranità tecnologica, il tema scelto quest’anno –, il capo dello Stato ha lanciato un invito alle autorità europee, a pochi giorni dalla diffusione del Rapporto sulla competitività curato dall’ex presidente del Consiglio e governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha sottolineato diverse criticità, a partire dal «divario di produttività tra Unione Europea, Stati Uniti e Cina imputato principalmente al settore tecnologico», come sottolineato da Mattarella. «L’Europa deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico», ha detto il presidente della Repubblica, estendendo poi il discorso anche ad un’altra emergenza, spesso sottovalutata. Quella demografica. Secondo il capo dello Stato, «un bilancio demografico, con sempre meno giovani, costituisce, certamente, motivo di allarme per il futuro. È dalle nuove generazioni che arriva la spinta al cambiamento e all’innovazione».