Orsini: «Nella manovra prevedere serie politiche industriali»
Continuo «a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano soprattutto dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche». A dirlo è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento all’assemblea 2024 di Confindustria, tenutasi a Roma. Parlando poi della manovra, il premier ha spiegato che sarà «ispirata al buonsenso e alla serietà, con particolare attenzione a famiglie, imprese e difesa della salute dei cittadini» e che a tal fine verranno definiti quali sono i provvedimenti che possono dare il moltiplicatore maggiore, seguendo l’impostazione che abbiamo avuto in questi anni». Meloni ha poi sottolineato che la stagione dei bonus si è conclusa e che quindi nella manovra «non ci saranno i bonus per ristrutturare, non ci sarà la seconda e la terza casa, non ci sarà il reddito di cittadinanza per chi può lavorare, non ci saranno i bonus». «Siamo alle porte della stesura della legge di Bilancio – ha detto invece il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini – e, come capita ogni anno, fioccano ipotesi, timori e speranze. Diamo atto al Governo di voler tenere la barra dritta sui conti pubblici, e di questo lo ringraziamo». Secondo l’associazione, ha spiegato Orsini, «bisogna prevedere serie politiche industriali e rilevanti incentivi agli investimenti, la risposta al post Pnrr. Si tratta di una questione per noi estremamente importante: dobbiamo pensare ora a come proseguire con gli investimenti, come la spinta che ci deve dare Industria 5.0. Altrimenti rischiamo lo stallo o, addirittura, un passo indietro».