Previste risorse dedicate alla Fondazione neuro-riabilitativa di Roma
Uno dei punti più qualificanti del decreto-legge 113/2024 è rappresentato dall’articolo 11 che, per effetto di quanto previsto al comma 4, prevede l’erogazione di un contributo una tantum per la Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, pari ad 11 milioni di euro per il 2024. Il decreto-legge, al momento, non prevede la finalizzazione di tale contributo; non è da escludere che, alla luce delle novità emerse durante il confronto avviato in sede ministeriale (ministero delle imprese e del made in Italy) con le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e alla presenza della Regione Lazio, possano essere introdotti dei correttivi e possa essere altresì valutata la congruità dello stanziamento, tenendo conto di un doppio fattore. Da una parte, è fondamentale garantire il pagamento degli stipendi ai tanti dipendenti; dall’altra, però, non si può assolutamente pensare di ridurre il livello dei servizi erogati al cittadino. La Fondazione Santa Lucia di Roma rappresenta una assoluta eccellenza da tutelare nella neurologia e nella riabilitazione, con un ruolo centrale nella riabilitazione dei pazienti dopo degli incidenti o dopo una operazione. La Fondazione, non a caso, si è caratterizzata in questi anni per un forte impegno nello sport paralimpico, proprio con l’obiettivo di favorire il pieno recupero della persona. Dopo alcune resistenze dell’attuale proprietà, la stessa, nel corso dell’ultimo incontro che si è tenuto al ministero il 10 settembre, ha accettato di procedere con l’amministrazione straordinaria, come auspicato dal ministro Adolfo Urso, e dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Un passaggio necessario per arrivare ad un soggetto pubblico in grado di continuare la mission della Fondazione. Le difficoltà, prima, e la crisi vera e propria, dopo, sono da ricercarsi anche nel contenzioso che si aperto qualche anno con la Asl in merito al pagamento di prestazioni che la Fondazione avrebbe erogato, ma che per l’Asl non andava fatto.