Nell’attacco uccisi sei membri dell’Unrwa
Attacchi aerei israeliani hanno colpito mercoledì una scuola dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, provocando 18 vittime, tra le quali – la denuncia dell’Unrwa – sei dipendenti dell’agenzia. «È il maggior numero di persone uccise tra i membri del nostro personale in un singolo attacco», è stato quindi riferito. Mentre il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha dichiarato su X che quanto accaduto ieri è «totalmente inaccettabile», ribadendo poi che «queste drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale devono cessare immediatamente». Da Varsavia, dove è in visita, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha sottolineato che «dobbiamo garantire la protezione dei siti umanitari ed è una questione che continuiamo a sollevare con Israele». L’esercito israeliano ha spiegato da parte sua che l’obiettivo dell’attacco era un centro di comando di Hamas. Diversi paesi vicini, tra cui Qatar e Giordania, hanno condannato l’operazione israeliana. Nonostante i tentativi di mediazione tra le parti, in Medio Oriente proseguono i combattimenti e cresce il numero delle vittime. Nelle scorse ore il presidente statunitense, Joe Biden, ha criticato inoltre «la violenza in Cisgiordania» che «dura da troppo tempo». «Continuerò a sostenere politiche che ritengano tutti gli estremisti, israeliani e palestinesi, responsabili di aver ostacolato la pace», ha aggiunto Biden. I negoziati sono in una fase di stallo, tuttavia la delegazione di Hamas che ha tenuto colloqui in Qatar ha riferito di non avere posto richieste aggiuntive o veti alla proposta di accordo sulla tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi.