Zelensky: «Crimea è una parte della nostra anima»
«Il nostro sostegno all’integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina rimane incrollabile». A dirlo è stato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in un video messaggio inviato al quarto vertice della Piattaforma internazionale della Crimea, secondo quanto riferito dalla tv di Stato Trt. Già su Telegram, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva osservato che «la Crimea non è solo un territorio, è una parte della nostra anima. Non stiamo solo lottando per il ritorno della Crimea, stiamo lottando per il ripristino della giustizia, per l’opportunità che ogni crimeano torni a casa, nella sua Crimea, libero dalla Russia e dalla paura». «Ci auguriamo sinceramente che la guerra finisca con una pace giusta e duratura sulla base dell’integrità territoriale, della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina», ha quindi aggiunto il presidente turco, sottolineando che «il ritorno della Crimea all’Ucraina è un requisito del diritto internazionale». Una posizione che potrebbe non essere gradita a Mosca, oltretutto nel quadro del possibile incontro che Erdogan avrà proprio con il presidente russo, Vladimir Putin, in occasione del vertice Brics (di recente la Turchia ha avanzato la richiesta di far parte del gruppo) in programma a Kazan dal 22 al 24 ottobre. Intanto si sono continuati a registrare tentativi di attacco con droni da parte delle forze russe, che Kiev ha fatto sapere di avere in larga misura abbattuto. La Russia ha poi annunciato di avere riconquistato dieci villaggi nella regione di Kursk, da alcune settimane colpita dall’esercito ucraino. Visita, oggi, nella capitale ucraina, del segretario di Stato Usa Antony Blinken e del ministro degli Esteri britannico, David Lammy, i quali ieri avevano espresso preoccupazione per le eventuali forniture di missili balistici alla Russia da parte dell’Iran.