L’ex boss si trova in condizioni di salute giudicate incompatibili con la detenzione nel carcere di Bollate

Renato Vallanzasca, 74 anni, ex boss della banda della Comasina, condannato all’ergastolo, ha ricevuto il via libera dal procuratore generale di Milano, Giuseppe De Benedetto, per il trasferimento in una RSA. Accolta, dunque, la richiesta dei suoi legali, Corrado Limentani e Paolo Muzzi. Adesso tocca al Tribunale di Sorveglianza. Secondo la relazione inviata al tribunale dall’ambulatorio di psichiatria del servizio di medicina penitenziaria dell’Asst San Paolo, «la condizione più adeguata alla situazione di salute del paziente è una Rsa, struttura residenziale per persone affette da Alzheimer/demenza», dal momento che il suo stato di salute «rende difficile la compatibilità con il regime carcerario, anche per la necessità di assistenza sempre più intensa e continuativa». In una relazione, l’equipe medica del carcere di Bollate aveva descritto Vallanzasca come «disorientato nel tempo e parzialmente nello spazio», con «comportamenti inadeguati» e «scarsamente collaborativo». Secondo quanto si apprende, una struttura, in provincia di Padova, avrebbe dato già la propria disponibilità ad ospitare l’ex boss.