Con Il Pnrr, si punta a raggiungere almeno 800 imprese, in particolari piccole e micro

All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è dedicato parecchio spazio al tema della riduzione delle disparità di genere nel mondo del lavoro e, più in generale, nel complesso della società. Uno degli elementi fortemente caratterizzando, seppure ancora con risultati al di sotto delle aspettative, è quello della riserva di posti per le donne in caso di nuove assunzioni legate ai progetti Pnrr. Ricordato che la riserva vale anche per i giovani, è necessario capite quale sarà la reazione delle aziende dopo il via libera, dal 1° settembre, degli incentivi rafforzati per le assunzioni stabili. Intanto, però, sempre all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza troviamo il Sistema di certificazione della parità di genere, un intervento in capo al dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito di quella che la Strategia nazionale per la parità di genere per il periodo 2021-2026. La certificazione della parità di genere, che rientra nella componente 1, quella delle politiche attive, della Missione 5, Inclusione e Coesione, dovrebbe, da una parte, valorizzare le iniziative prese dalle singole aziende e, dall’altra, contribuire alla diffusione di buone pratiche nella gestione delle politiche di genere e alla riduzione del divario retributivo fra uomini e donne. Fra gli obiettivi, anche quello di rafforzare le tutele della maternità. Il governo ha messo a disposizione delle imprese, in particolare di quelle medie e piccole, dei contributi specifici per la certificazione, oltre all’assistenza tecnica. Entro il 2026, il nostro Paese si è posto l’obiettivo la classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere. L’indice, elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, attualmente vede l’Italia al 14° posto nell’Unione europea. In valori assoluti, entro giugno del 2026, dovrebbero essere almeno 800 le imprese che hanno ottenuto la certificazione e mille quelle che si sono interfacciate con l’assistenza tecnica.