Si punta sul potere d’acquisto dei pensionati e sul lavoro stabile e di qualità
Il governo continua a riflettere sui possibili contenuti della prossima legge di bilancio, mentre i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Landini, Sbarra, Bombardieri e Capone rinnovano la richiesta di aprire un confronto preliminare sulle principali voci che compongono la manovra finanziaria. In questo senso, le prossime due settimane sono decisive, in quanto si potrà avere una ragionevole contezza delle risorse effettivamente a disposizione. Intanto, però, la premier Giorgia Meloni ha provato ad indicare alcuni obiettivi nel breve e nel medio termine, come del resto hanno fatto i due vice presidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani. Sul versante pensioni, ad esempio, si sta guardando al rafforzamento del potere d’acquisto delle stesse, in particolare per le pensioni al minimo, in linea con quanto già fatto con le ultime manovre finanziarie, ma anche alle regole generali per le uscite anticipate. Su questo secondo punto, la partita appare molto complessa, come emerso anche durante i tavoli di confronto che il ministero del lavoro ha avuto con i sindacati confederali fra il 2023 e il 2024. Sul versante del lavoro, l’idea rimane sempre quella di favorire l’occupazione stabile e di qualità, premiando le aziende che assumono, ma anche la capacità dei sindacati di contrattare a livello aziendale e territoriale accordi collettivi per migliorare la produttività in cambio di stipendi più alti.