di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL

I recenti dati pubblicati dall’Istat hanno confermato un andamento positivo per l’economia italiana, evidenziando un aumento del Pil che si attesta su un +0,2% rispetto al trimestre precedente. Questo risultato segna una crescita su base annua del +0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tale andamento positivo si inserisce in un contesto economico più ampio, in cui i fondamentali dell’economia italiana continuano a mostrare segnali di solidità. In particolare, le esportazioni, che rappresentano uno dei pilastri dell’economia nazionale, hanno registrato un trend di crescita sostenuto. Parallelamente, si è assistito a un aumento significativo dell’occupazione: i dati relativi a giugno indicano un incremento di 56 mila unità rispetto al mese precedente, un risultato che rappresenta un record e conferma l’efficacia delle politiche economiche e del lavoro attuate finora. Questo incremento occupazionale è un indicatore chiave della vitalità del mercato del lavoro e del dinamismo dell’economia italiana, dimostrando come le riforme intraprese abbiano iniziato a dare frutti concreti. Guardando al futuro, le previsioni per il 2024 sono incoraggianti, con una crescita del Pil stimata al +0,6%. Tuttavia, per mantenere e rafforzare questo trend positivo, è essenziale proseguire su questa strada, con un’attenzione particolare agli investimenti infrastrutturali. Questi investimenti devono essere considerati prioritari, sfruttando al meglio le risorse messe a disposizione dal Pnrr. L’utilizzo efficace di questi fondi rappresenta un’opportunità unica per modernizzare le infrastrutture del Paese, stimolare ulteriormente la crescita economica e migliorare la competitività a livello internazionale. Parallelamente, è cruciale adottare misure che supportino il potere d’acquisto dei lavoratori, un elemento non solo di equità sociale, ma determinante per stimolare la domanda interna e rilanciare i consumi. L’aumento del potere d’acquisto porterebbe, infatti, benefici diretti alle famiglie ed avrebbe anche un effetto moltiplicatore sull’intera economia, innescando un circolo virtuoso di crescita e sviluppo. In vista della prossima Manovra finanziaria, dunque, è fondamentale concentrare le risorse disponibili sul taglio del cuneo fiscale. Questa misura, che ha già dimostrato di avere un impatto positivo sul mercato del lavoro, dovrebbe essere resa strutturale per consolidare i progressi ottenuti e garantire una crescita inclusiva e sostenibile nel lungo periodo. Mentre l’economia italiana continua a mostrare segnali di miglioramento, è indispensabile proseguire con le politiche finalizzate a rafforzare il potere d’acquisto di stipendi e salari, per amplificare questo slancio positivo ed assicurare al Paese una crescita duratura e socialmente sostenibile, con una maggiore prosperità per tutti i cittadini.