Si va verso una riduzione strutturale delle supplenze con assunzioni stabili

In una lunga intervista al quotidiano romano il Messaggero, il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, conferma la volontà del governo di investire sulla scuola, favorendo le assunzioni stabili di personale. Sempre il ministro contesta, però, i numeri sul fenomeno del precariato. L’obiettivo è quello di trasformare le supplenze di avvio anno scolastico in contratti stabili già nei prossimi mesi, in forza dei concorsi effettuati negli ultimi tempi. Resta, comunque, l’incognita legata alla necessità di garantire la specializzazione richiesta per andare a coprire i vari ruoli, ad iniziare dai docenti di sostegno, aspetto che chiama in causa i ritardi nella partenza dei relativi corsi universitari di specializzazione. Tema che, peraltro, il ministro ha spesso dibattuto con i rappresentanti delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre sigle. Fra le principali novità, l’esordio dei professori tutor, che hanno il compito di accompagnare e orientare lo studente nelle scelte formative, e l’introduzione di una sorta di mentore, una persona esperta con competenze specifiche, per i nuovi dirigenti scolastici. Una terza novità riguarda, infine, gli aspetti formativi: è previsto l’avvio della sperimentazione del ciclo di studi di quatto anni più due, con i primi presso una scuola superiore e gli ultimi due presso un istituto tecnologico superiore, gli Its-Academy.