In Lombardia 133mila imprese gestite da immigrati. E sono il 20,46% del totale nazionale, che si attesta sulle 653.004
Secondo un’indagine diffusa oggi da Cna, in base a dati di Margò-Cribis di agosto 2024, la Lombardia è prima per imprese gestite da migranti, posizionandosi davanti a Lazio ed Emilia-Romagna. Ne conta ben 133.592 pari al 20,46% del totale nazionale ovvero 653.004. La provincia di Milano vanta 64.887 aziende straniere, quasi la metà quelle dell’intera regione. Per Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia, «il lavoro migrante presso le PMI, ma anche l’imprenditorialità immigrata, sono grandi motori di integrazione ed offrono un contributo alla crescita della nostra regione e non solo».Stando al Rapporto Idos-Cna, nel periodo 2011-2022 le imprese straniere hanno registrato in Italia un aumento del 42,7%, arrivando a rappresentare il 10,8% del totale nazionale. Il commercio (31,8%) e l’edilizia (23,9%) raccolgono oltre la metà delle iniziative autonomo-imprenditoriali, mentre l’82% dei titolari di imprese immigrate è di origine non comunitaria: 63mila sono marocchini (12,4%), romeni (10,8%) e cinesi (10,7%).Guardando, invece, ai dati del ministero del Lavoro, diffusi a marzo 2024, il numero di imprese di migranti iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio al 31 dicembre 2023 è di 659.709, pari all’11% delle imprese in Italia. 522.055 di queste, cioè il 79%, sono di nazionalità extra UE. L’aspetto saliente è che, rispetto a dicembre 2022, si è registrato un incremento del 2%, consolidando così il trend degli ultimi 5 anni (+7% rispetto al 2019) opposto a quello delle imprese autoctone, cioè italiane, in calo di oltre il 3%.