Anche diritti e nomine Rai tra i temi in discussione alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Il 30 agosto il vertice di maggioranza

L’appuntamento da segnare in agenda è quello del 30 agosto, quando i leader di maggioranza si incontreranno per un vertice che servirà loro a fare il punto della situazione in vista della ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Il dossier più stringente sarà quello dell’indicazione del commissario europeo, su cui ci sarebbe già la convergenza di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani attorno al nome di Raffaele Fitto. Poi ci sono da sciogliere i nodi su nomine Rai e manovra. E l’emergenza carceri, tra le altre questioni che con ogni probabilità saranno oggetto di discussione tra gli alleati del centrodestra. Sulla manovra, il governo mira a confermare le misure in vigore e a fare «anche di più», per riprendere le parole di Salvini qualche giorno fa. Ad ogni modo l’obiettivo è continuare a sostenere le famiglie. «Siamo alla vigilia di una manovra economica – ha spiegato ieri dal Meeting di Rimini il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani – che dovrà affrontare molti dei problemi che ci troviamo di fronte, con una situazione molto meno negativa di quanto possa apparire perché le previsioni di crescita per il nostro paese sono migliori di quelle di altri. Per affrontare una manovra che non può certamente essere di lacrime e sangue, bisognerà scegliere alcune priorità». «Dobbiamo pensare – ha quindi aggiunto – come la prossima manovra possa contribuire a ridurre la pressione fiscale, continuando con il taglio del cuneo, dobbiamo parlare di come aiutare ancora le giovani madri, come possiamo anche lavorare per aiutare i giovani. Dobbiamo dare una prospettiva a questi ragazzi, per questo dobbiamo finanziare i fondi che garantiscono prestiti per lo studio, prestiti per la prima casa. Anche nella prossima manovra, dobbiamo lavorare guardando al futuro. E poi c’è il tema delle pensioni minime che vanno aumentate». Intanto tiene ancora banco la questione cittadinanza, in particolare lo ius scholae, argomenti sollevati nei giorni scorsi proprio da Tajani. Intervistato dal Corriere della Sera, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha ribadito che al momento «non è una priorità» e che le urgenze sono altre nell’agenda di governo: «Il tema principe non può che essere la legge di Stabilità, che va inviata in Europa entro il 20 settembre».