Lo 0,4% della spesa pubblica totale. In Romania la quota più elevata

L’Italia destina alla protezione antincendio lo 0,4% della spesa pubblica totale, meno della media europea, pari allo 0,5% e quasi la metà del paese che in tal senso risulta il più virtuoso: la Romania, con lo 0,7%. A seguire troviamo poi Grecia, Germania, Lituania, Estonia e Repubblica Ceca con lo 0,6% ciascuno. In totale la spesa delle amministrazioni pubbliche per i servizi di protezione antincendio a livello europeo è pari a 37,8 miliardi di euro, in aumento del 7,8% rispetto ad un anno prima (35,1 miliardi). È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Eurostat, secondo la quale l’Unione europea conta oltre 360 mila vigili del fuoco porofessionisti, ovvero lo 0,18% dell’occupazione totale dell’area. Tra i 21 paesi dell’UE con dati disponibili, le quote più elevate di vigili del fuoco sull’occupazione totale sono state registrate in Croazia (con lo 0,49%), seguita da Estonia e Grecia (entrambe con lo 0,39%), mentre le quote più basse sono state registrate nei Paesi Bassi (0,05%), Finlandia, Slovenia e Svezia (entrambe 0,13%), in Germania e in Italia. A livello europeo, i vigili del fuoco di età compresa tra 30 e 49 anni costituivano il 61% di tutti i vigili del fuoco. Tra questi, i sottogruppi più numerosi erano quelli di età compresa tra 40 e 44 anni (65.600 vigili del fuoco), seguiti da quelli di età compresa tra 35 e 39 anni (59.100 vigili del fuoco).