Il giovane risultava regolarmente assunto

La morte di un operaio di 22 anni avvenuta a Monza, presso l’azienda Corioni, che si occupa dello smaltimento di rifiuti solidi urbani, rappresenta l’ennesima tragedia sul lavoro. Il giovane, che risultava regolarmente assunto dall’azienda, è rimasto incastrato in un nastro trasportatore utilizzato per compattare l’immondizia. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. L’incidente si è verificato alle attorno alle 16 di ieri e ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo per liberare il corpo dal macchinario. La polizia scientifica è stata chiamata per eseguire i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’accaduto, che non è ancora del tutto chiara. La Procura della Repubblica di Monza ha disposto il sequestro del macchinario e l’autopsia sul corpo del giovane, e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, che inizialmente potrebbe essere contro ignoti. Un’altra vittima, che si somma alle centinaia di persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno. In base ai dati Inail, relativi ai primi cinque mesi del 2024, quindi fermi allo scorso maggio e da aggiornare, già dall’inizio dell’anno ci sono state 369 vittime del lavoro, 286 in occasione di lavoro e 83 in itinere, con con un aumento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In cima alla lista delle Regioni con più decessi in occasione di lavoro, proprio la Lombardia, con 48 vittime nel periodo gennaio-maggio 2024.