«È stata dura». Ora occhi puntati sugli US Open
«È stata dura mentalmente, ma ho cercato di fare del mio meglio. Frances e io eravamo entrambi stanchi dalle semifinali e c’era molta tensione. Sono solo contento di aver mantenuto il mio livello nei momenti importanti. Ho gestito bene le situazioni in campo. Ci sono stati molti alti e bassi, ma è normale. Nei momenti importanti di ogni partita ho giocato bene». Queste le dichiarazioni del numero uno al mondo di tennis, Jannik Sinner, che con la vittoria di Cincinnati – battuto nella finale Frances Tiafoe in due set (7-6, 6-2) – si aggiudica il quinto trofeo stagionale (il terzo ATP Masters), per un totale in carriera di 15 tornei su 19 finali disputate. Numeri che certificano la grandezza e la maturazione del tennista italiano, il quale, con questa vittoria, si presenta adesso agli US Open, ultimo slam della stagione in programma il 26 agosto, da testa di serie (e tra i favoriti). Infatti Sinner, in quanto testa di serie numero uno, potrà affrontare Novak Djokovic soltanto in finale, mentre uno tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev potrebbe capitare nel suo percorso a New York al massimo in semifinale. Il sorteggio dei tabelloni principali di singolare maschile e femminile è previsto giovedì 22 agosto. Sinner si è detto fiducioso per gli US Open, consapevole tuttavia che sarà un torneo molto diverso «per la pressione» e per i cinque set. «Ora è importante recuperare ed essere pronto per New York, è il nostro obiettivo principale per questa parte di stagione in Nord America, spero di poter mostrare del bel tennis a Flushing Meadows», le sue parole.