In calo invece le voci di spesa più tradizionali: alimentari, mobili ed elettrodomestici
Come sono cambiate le abitudini di consumo degli italiani? Un lavoro dell’Ufficio Studi Confcommercio dà una risposta. Dopo aver analizzato i consumi dal 1995 al 2024, il rapporto registra un calo delle voci di spesa considerate più tradizionali – alimentari (-10,6%), abbigliamento (-3,9%), mobili ed elettrodomestici (-3,5%) – e un boom per la telefonia e i prodotti tecnologici. La crescita della spesa pro capite raggiunge oltre il 6.500% per i telefoni e il 962% per i computer. Bene anche i servizi ricreativi e culturali: in questo caso, l’incremento è stato del 90%. “Nel 2024 i consumi legati al tempo libero e quelli nella filiera turistica daranno un forte contributo alla crescita. Ma la nostra economia è ancora in una fase di incertezza. Molto dipenderà dalla tenuta dell’occupazione, dalla riduzione dell’inflazione, dagli investimenti del Pnrr, dall’andamento della stagione turistica. E soprattutto dalla piena attuazione della riforma fiscale che può sostenere redditi e consumi delle famiglie”, ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i risultati dello studio. Che sottolinea anche che la spesa per consumi delle famiglie nel 2024 raggiunge una media di 21.778 euro pro capite, superiore ai livelli pre-Covid, ma ancora di 138 euro al di sotto del picco toccato nel 2007.