Non accettava la fine della relazione. Pedinata con un gps
È accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione Domenico Ossoli, il 73enne che nella mattinata di martedì ha atteso che la moglie uscisse dal veterinario per spararle un colpo di pistola, uccidendola. L’arma del delitto, legalmente detenuta per uso caccia, è stata consegnata dallo stesso omicida ai carabinieri giunti sul posto. Secondo la Procura della Repubblica di Tivoli, che si occupa del caso, Ossoli esercitava un controllo ossessivo sulla moglie, tanto da piazzarle un gps nell’auto per seguirne ogni spostamento. Controllo dal quale la donna aveva intenzione di sottrarsi attraverso una separazione, non accettata dal marito. I due aspettavano la decisione del giudice in merito. Interrogato, Ossoli avrebbe raccontato che il suo intento era di ferirla, non di ucciderla.