Gli stipendi degli allenatori si sono abbassati rispetto alla passata stagione, ma ci sono tanti giovani
La Serie A è ai nastri di partenza: le 20 squadre di questo campionato sono pronte ad affrontarsi a partire dal 17 agosto. Le squadre sono ancora da completare e le rose non hanno avuto grosse rivoluzioni, a differenza di quanto avvenuto su molte panchine. Tra le prime della classe solo Inter e Roma hanno continuato con il proprio progetto tecnico, con Inzaghi che ha vinto lo scudetto mentre De Rossi è subentrato a gennaio. Non essendo stato questo un calciomercato con nomi importanti, ad essere stati protagonisti sono stati i tecnici. I più pagati, ovviamente, sono i più vincenti: Inzaghi e Conte, che costano rispettivamente alle rispettive squadre 6,5 milioni di euro, con il tecnico dell’Inter che ha ottenuto da poco un rinnovo fino al 2026. Dietro i due leader, c’è Thiago Motta che dalla Juventus percepisce 3,8 milioni. Stipendio alto anche per Daniele De Rossi che, dopo un primo anno di gavetta, ha siglato un rinnovo da 3,2 milioni a stagione. Non è nella top 3, nonostante gli ultimi grandi anni e il recente successo in Europa League, Gian Piero Gasperini che con l’Atalanta ha un contratto da 3 milioni all’anno. È andato a “risparmio” sull’allenatore il Milan che, una volta scaduto il contratto con Pioli, ha deciso di investire su Fonseca che per allenare i rossoneri percepisce 2,5 milioni a stagione. Nessun stipendio stellare invece per Italiano al Bologna, Palladino alla Fiorentina e Baroni alla Lazio, con tutti e tre gli allenatori che sono sotto i 2 milioni di euro. Guardando questa speciale classifica, Gotti del Lecce è quello che percepisce meno, 500 mila euro. Rispetto alle cifre degli anni passati, dove c’erano Mourinho, Sarri e Allegri, il budget è più basso, ma tra i tecnici c’è voglia di stupire.