Per il presidente russo Sco e Brics i pilastri
«Un mondo multipolare è diventato realtà». Così il presidente russo, Vladimir Putin, durante il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) che si è svolto in questi giorni ad Astana, in Kazakistan. Lo scenario dipinto da Putin, ripreso dalle agenzie russe, prevede la Sco e i paesi Brics quali «pilastri del nuovo ordine mondiale emergente». Un concetto in verità non nuovo e che nelle ore precedenti era stato ribadito in occasione dell’incontro con il leader cinese, Xi Jinping. «Mantenere la sicurezza nei paesi membri e lungo i confini esterni dell’Organizzazione è stata certamente una delle priorità della Sco», ha poi ricordato Putin, aggiungendo che «è per questo che oggi è stato deciso di trasformare la Struttura regionale antiterrorismo della Sco in un centro universale incaricato di rispondere all’intera gamma di minacce di sicurezza, così come di creare un centro antidroga» a Dushanbe, in Tagikistan. Durante il confronto con Xi di ieri, i due leader sono tornati a ribadire quanto le relazioni tra i due paesi siano al momento le migliori di sempre. Ma si è parlato anche di Ucraina, in particolare Putin ne ha discusso con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. La Turchia si è proposta come possibile mediatore per la pace con Kiev, ma il Cremlino ha per il momento respinto questa ipotesi. La versione di Putin resta la medesima: è la proposta di accordo della Russia che potrebbe far cessare le ostilità.