Le richieste dei sindacati confederali. Centrale anche l’obiettivo dell’indipendenza
Formazione e sicurezza sul lavoro. Sono queste le due principali richieste formulate dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl nel corso dell’audizione odierna, presso la commissione attività produttive della Camera dei deputati, sul decreto-legge 84 del 25 giugno scorso. Il provvedimento urgente contiene un pacchetto di interventi volte a favorire la ricerca e l’utilizzo delle materie prime critiche di interesse strategico. In altri termini, come evidenziato dagli stessi sindacati, il provvedimento rappresenta un tentativo di arrivare ad una maggiore indipendenza sulle materie prime, in particolare su quelle di interesse strategico che impattano sui settori innovati delle rinnovabili e della transizione energetica e ambientale, in linea con gli obiettivi che si è data l’Unione europea nella scorsa primavera. Nel concreto, tale obiettivo dovrebbe raggiungersi investendo sulla ricerca di nuovi siti, ma anche recuperando vecchie miniere abbandonate in passato perché giudicate poco convenienti. L’Italia, più di altri Paese europei, in questo senso, presenta delle condizioni molto favorevoli, grazie ad una tradizionale che risale, in alcuni casi, addirittura ai tempi di Roma antica. I sindacati hanno anche chiesto di investire più risorse. Il provvedimento, infatti, presenta spesso un carattere più organizzativo e procedurale, con l’indicazione di tempi certi per le risposte alle istanze.